EMERGENZA COVID-19 – AGGIORNAMENTO
MISURE PRESE DAL GOVERNO ITALIANO
Con l’entrata in vigore del DPCM 11 giugno 2020 sono consentiti liberamente gli spostamenti da e per Stati membri dell’Unione Europea, gli Stati parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Dal 1° luglio, sono consentiti liberamente anche gli spostamenti per l’Italia dei residenti Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay. Chi entra da questi Paesi non dovrà più giustificare le ragioni del viaggio e non è sottoposto all’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni all’ingresso in Italia. Per gli ingressi in Italia da paesi diversi da quelli sopra elencati è previsto l’obbligo di isolamento fiduciario, salvo le eccezioni presenti al punto 3 del FAQ al DPCM 17 maggio 2020 consultabile qui.
In particolare, è consentito entrare in Italia da Sud Africa, Madagascar, Mauritius, Namibia o Lesotho (paesi di accreditamento di questa Ambasciata) solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, per motivi di salute, ovvero per rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Vige in ogni caso l’obbligo di isolamento fiduciario in casa per 14 giorni e sarà inoltre necessario compilare un modello di autodichiarazione sui motivi del viaggio.
Un quadro completo delle misure adottate dal Governo italiano per contrastare la pandemia di Covid-19 è disponibile qui.
È disponibile qui l’approfondimento sul Covid-19 di ViaggiareSicuri.
SPOSTAMENTI DALL’ITALIA IN SUD AFRICA, LESOTHO, MAURITIUS, MADAGASCAR E NAMIBIA IN BASE ALLA NORMATIVA ITALIANA
La normativa italiana, aggiornata da ultimo con il DPCM del 3 novembre 2020, prevede che siano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori di cui all’elenco E (Resto del Mondo: tra cui Sud Africa, Lesotho, Madagascar, Mauritius e Namibia), salvo che nei casi seguenti:
a) esigenze lavorative;
b) assoluta urgenza;
c) esigenze di salute;
d) esigenze di studio;
e) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
I viaggi per turismo in Sud Africa, Lesotho, Madagascar, Mauritius e Namibia, come negli altri Paesi di cui all’Elenco E, restano dunque vietati dalla normativa italiana.
MISURE PRESE DAI GOVERNI DEI PAESI DI ACCREDITAMENTO DELL’AMBASCIATA A PRETORIA
SUD AFRICA
I confini sudafricani sono riaperti a partire dal 1° ottobre 2020 a tutti i viaggiatori internazionali.
Dall’11 novembre 2020 è venuta meno la distinzione fra Paesi ad alto o basso rischio. Sono ammessi in Sud Africa – quale che sia il Paese di provenienza – i viaggiatori in possesso di un test Covid-19 di tipo “PCR” con risultato negativo e risalente a non oltre 72 prima del viaggio. Il test deve essere stato effettuato da un medico/laboratorio abilitato e firmato dal responsabile.
I viaggiatori che non siano in grado di produrre idonea certificazione saranno sottoposti ad un periodo di quarantena a proprie spese.
Per i cittadini italiani, è stata altresì reintrodotta dalle autorità sudafricane l’esenzione dall’obbligo di visto per breve soggiorno. Non sarà quindi necessario presentare domanda di visto nelle Ambasciate e Consolati sudafricani per soggiorni inferiori ai 90 giorni.
Saranno aperti ai voli internazionali gli aeroporti di Johannesburg, Durban e Cape Town, nonché un numero limitato di posti di frontiera terrestri (tra cui – Lesotho: Maseru, Sani Pass; Namibia: Nakop, Vioolsdrift; Eswatini: Oshoek, Mahamba; Zimbabwe: Beitbridge; Mozambico: Lebombo; Botswana: Kopfontein, Ramatlabama, Martin’s Drift, Skilpadshek, Groblerbrug).
Sarà misurata la temperatura dei passeggeri in arrivo e ne verranno esaminate le condizioni di salute; quanti presenteranno sintomi potenzialmente collegati al Covid-19 verranno sottoposti a un test. In attesa dei risultati del test, e in caso di test positivo, i viaggiatori dovranno soggiornare in strutture per la quarantena obbligatoria, sostenendone le spese. I viaggiatori dovranno inoltre scaricare e installare sui propri telefoni cellulari la app “Covid Alert South Africa”. È richiesto che i viaggiatori siano in possesso di un’assicurazione di viaggio.
Nel caso in cui si dovesse viaggiare con figli minori, si raccomanda di portare con sé copia dei relativi certificati di nascita plurilingue (“unabridged birth certificate”) e, nel caso di viaggio con un solo genitore o con accompagnatore, anche una lettera di consenso scritto del genitore che non viaggia (o di entrambi se l’accompagnatore fosse una terza persona), scritta in inglese in carta semplice e corredata da un documento di identità.
Anche per i passeggeri in transito in Sud Africa è richiesto un test PCR negativo effettuato da un laboratorio abilitato nelle 72 ore antecedenti il viaggio.
A partire dal 17 giugno 2020 è consentito spostarsi liberamente tra le provincie sudafricane, tanto su terra quanto per via aerea, anche per turismo.
Per i cittadini italiani, è stata altresì reintrodotta dalle autorità sudafricane l’esenzione dall’obbligo di visto per breve soggiorno. Non sarà quindi necessario presentare domanda di visto nelle Ambasciate e Consolati sudafricani per soggiorni inferiori ai 90 giorni.
Saranno aperti ai voli internazionali gli aeroporti di Johannesburg, Durban e Cape Town, nonché un numero limitato di posti di frontiera terrestri (Lesotho: Maseru; Namibia: Nakop, Vioolsdrift; Eswatini: Oshoek, Mahamba; Zimbabwe: Beitbridge; Mozambico: Lebombo; Botswana: Kopfontein, Ramatlabama, Martin’s Drift, Skilpadshek, Groblerbrug).
All’arrivo, i viaggiatori dovranno presentare un test PCR Covid-19 negativo, stampato e in inglese, non antecedente le 72 ore dalla partenza; i dati del medico o del laboratorio che ha condotto il test dovranno risultare dal certificato. Chi non sarà munito di certificato sarà sottoposto a una quarantena di 10 giorni, di cui dovrà sostenere le spese.
Sarà misurata la temperatura dei passeggeri in arrivo e ne verranno esaminate le condizioni di salute; quanti presenteranno sintomi potenzialmente collegati al Covid-19 verranno sottoposti a un test. In attesa dei risultati del test, e in caso di test positivo, i viaggiatori dovranno soggiornare in strutture per la quarantena obbligatoria, sostenendone le spese. I viaggiatori dovranno inoltre scaricare e installare sui propri telefoni cellulari la app “Covid Alert South Africa”. È richiesto che i viaggiatori siano in possesso di un’assicurazione di viaggio.
Nel caso in cui si dovesse viaggiare con figli minori, si raccomanda di portare con sé copia dei relativi certificati di nascita plurilingue (“unabridged birth certificate”) e, nel caso di viaggio con un solo genitore o con accompagnatore, anche una lettera di consenso scritto del genitore che non viaggia (o di entrambi se l’accompagnatore fosse una terza persona), scritta in inglese in carta semplice e corredata da un documento di identità.
Per i passeggeri in transito in Sud Africa è richiesto un test PCR negativo condotto da un laboratorio accreditato nelle 72 ore antecedenti il viaggio.
A partire dal 17 giugno 2020 è consentito spostarsi liberamente tra le provincie sudafricane, tanto su terra quanto per via aerea, anche per turismo. Sono consentite le riunioni fino a un massimo di 250 persone (la regola vale anche per le cerimonie religiose).
Maggiori informazioni sulle misure prese dal Governo sudafricano e sullo stato dei contagi in Sud Africa sono disponibili a questo link.
Nel caso i sintomi insorgano in Sud Africa, contattare il numero verde del Centro Nazionale per le Malattie Trasmissibili (NICD): +27 (0) 800 029 999 (prima di recarsi in ospedale o presso strutture mediche).
Inoltre, il Ministero della Salute sudafricano ha messo a disposizione il seguente numero WhatsApp per informazioni sul Covid-19 (coronavirus): +27 60 012 3456.
MADAGASCAR
Il Governo del Madagascar ha annunciato che, come misura precauzionale per ridurre il rischio di contagi, non sarà consentito l’accesso ai passeggeri provenienti dall’Italia (e da Germania, Belgio, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Russia e Ucraina). Per deroghe in presenza di casi eccezionali, si potrà contattare l’Ambasciata del Madagascar nel Paese di provenienza.
Collegamenti aerei da altre destinazioni restano al momento attivi, pur con numerose e imprevedibili cancellazioni.
A chiunque dovesse viaggiare verso il Madagascar è richiesto un tampone negativo al nuovo coronavirus (effettuato non oltre 72 ore prima del viaggio), e verrà richiesto di sottoporsi a nuovo tampone all’arrivo con obbligo di attesa dei risultati (normalmente 48 ore) nella struttura di residenza e acquisto di una scheda SIM locale per garantire la rintracciabilità.
A partire dal 15 marzo le navi da crociera non possono attraccare in nessun porto del territorio malgascio. Si ricorda a chi parte dall’Italia di far riferimento alle disposizioni italiane in materia di spostamenti da/per l’estero, per le quali si rimanda all’approfondimento Focus Coronavirus di questo sito.
A seguito della rimozione dello stato di urgenza sanitaria, tutte le attività commerciali sono adesso aperte ed eventi pubblici e sportivi saranno consentiti, pur nel limite massimo di 200 persone e nel rispetto di stringenti misure sanitarie. Rimangono in vigore misure di contenimento della pandemia quali l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici. I governi locali potranno prendere le necessarie misure restrittive nell’eventualità di un nuovo aumento dei casi.
MAURITIUS
Le Autorità di Mauritius hanno disposto una graduale riapertura dei collegamenti internazionali. A partire dal 1 ottobre 2020, i confini di Mauritius sono stati riaperti per cittadini e residenti e per turisti che prevedano di visitare Mauritius per lunghi periodi.
I passeggeri in arrivo a Mauritius dovranno presentare un test PCR negativo al COVID-19 effettuati non oltre 7 giorni prima della partenza. Una volta giunti sull’isola, è obbligatorio sottoporsi ad un periodo di quarantena in strutture ricettive approvate dal governo. Biglietti aerei e il periodo di quarantena obbligatoria in una struttura approvata possono essere prenotati al seguente link messo a disposizione dal Ministero del Turismo mauriziano.
Durante il periodo di quarantena, i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test PCR a 7 e a 14 giorni dall’arrivo. Nel caso uno dei tamponi dovesse risultare positivo, si verra’ trasferiti in una struttura ospedaliera per i necessari trattamenti.
NAMIBIA
Nel contesto di un graduale rilassamento delle misure restrittive vigenti per contenere la diffusione del COVID-19, è consentito entrare in Namibia per ragioni lavorative, formative, di salute e per turismo.
L’ingresso in Namibia è consentito senza alcune restrizioni a condizione di presentare un test PCR negativo al SARS-COV-2 ottenuto 72 ore prima dell’arrivo. All’arrivo chi presenta alle autorità namibiane un test PCR negativo al SARS-COV-2, risalente a oltre 72 ore dall’arrivo ma non oltre ai 7 giorni, potrà entrare nel Paese con l’obbligo di osservare 7 giorni di quarantena presso un struttura registrata con il Ministero della Salute namibiano. Per chi non è munito di un test PCR al SARS-COV-2 e non è cittadino namibiano non sarà consentito l’ingesso nel paese. Per i cittadini namibiani e coloro che possiedono permessi di residenza, lavoro o studio sarà obbligatorio a sottoporsi a test PCR al SARS-COV-2 e a quarantena. Queste norme sono in vigore dal 22/10/2020 fino al 30/11/2020.
È previsto l’ingresso in Namibia per via aerea esclusivamente attraverso l’aeroporto internazionale “Hosea Kutako” di Windhoek e l’aeroporto di Walvis Bay e, via terra, attraverso i seguenti varchi di frontiera:
Wenela : Namibia- Zambia (Katima Mulilo)
Ariamsvlei : Namibia – Sud Africa
Noordoewer: Namibia – Sud Africa
Porto di Wavis Bay (via mare)
LESOTHO
Il Lesotho ha parzialmente riaperto i propri confini dal 1° ottobre 2020. È consentito l’ingresso per business, studenti e agli stranieri residenti, oltre che per servizi essenziali, inclusi gli scambi commerciali. Rimane non consentito l’ingresso per turismo.
Per entrare in Lesotho, chi appartiene a una delle categorie ammesse deve presentare un test Covid-19 negativo, effettuato non oltre 72 ore prima dell’arrivo. È inoltre previsto l’obbligo di osservare un periodo di 14 giorni di auto-quarantena.
CONTATTI
Per qualsiasi necessità di assistenza, l’Ambasciata è raggiungibile all’indirizzo e-mail pretoria.emergenza@esteri.it
È inoltre attivo il NUMERO DI EMERGENZA (H24) +27 82 781 5972 (anche su WhatsApp)
Per ulteriori esigenze potete contattarci anche ai seguenti indirizzi e-mail:
pretoria.sleg2@esteri.it (Capo Cancelleria Consolare)
pretoria.sleg1@esteri.it (Capo Ufficio Commerciale)
Per i connazionali interessati a rientrare in Italia si prega di visitare la pagina dedicata ai voli speciali di rimpatrio.