Tra le tematiche che saranno al centro della prossima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (13-19 novembre), vi e’ la promozione della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, rappresentato dal Ministro Francesco Lollobrigida, e il Ministero della Cultura, rappresentato dal Ministro Gennaro Sangiuliano lo scorso 23 marzo hanno lanciato la candidatura UNESCO della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
La cucina italiana non è solo cibo o un semplice ricettario ma anche un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione e incontro. È il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario.
In Italia cucinare è un modo di prendersi cura della famiglia e degli amici (quando lo si fa in casa) o degli avventori (quando lo si fa al ristorante). È un mosaico di tanti saperi locali, un’espressione di creatività e conoscenza che si fa tradizione e si trasmette tra generazioni. È anche una forma di tutela della biodiversità, basata sul non sprecare nulla, sul riutilizzo del cibo avanzato e sui prodotti stagionali dei vari territori. La cucina italiana fa parte della nostra storia ed è un patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese, per 80 milioni di italiani e loro discendenti che vivono al di fuori del Paese e per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano.