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ACCERTAMENTO ESISTENZA IN VITA: INPS ESTENDE IL TERMINE FINO A DICEMBRE 2020

L’INPS ha comunicato di aver messo in atto una ulteriore iniziativa finalizzata a venire incontro alle esigenze dei pensionati italiani all’estero in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso.

La prima fase dell’accertamento relativa all’esistenza in vita, riferita agli anni 2019 e 2020, è stata avviata da Citibank, a partire dal mese di ottobre 2019. I pensionati avrebbero dovuto far pervenire le attestazioni entro il 13 febbraio 2020.

Questa procedura prevedeva, ove l’attestazione non fosse stata prodotta entro i termini, il pagamento della rata di marzo 2020 in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita, il pagamento delle pensioni sarebbe stato sospeso a partire dalla rata di aprile 2020.

Per venire incontro ai pensionati che non abbiano potuto presentare o concludere la verifica dell’attestazione dell’esistenza in vita, l’INPS ha condiviso con Citibank la decisione di NON sospendere i pagamenti a partire dal mese di aprile, ma di dare ai percettori di pensioni la possibilità di presentare la documentazione entro febbraio 2021.

Ove l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di marzo 2021 potrà avvenire in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro i primi giorni di marzo 2021, il pagamento della pensione verrebbe sospeso a partire dalla successiva rata di aprile 2021.

Le disposizioni di proroga per la conclusione della verifica dell’accertamento di esistenza in vita riguarderanno i pensionati residenti in Africa, Europa e Oceania, e quindi in tutti i Paesi che fanno parte della circoscrizione consolare dell’Ambasciata a Pretoria (Sud Africa, Lesotho, Madagascar, Mauritius e Namibia).

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